Il mondo dello spettacolo vive un altro momento di tensione per le forti parole di una famosa attrice italiana che denuncia delle molestie.
Sono dichiarazioni forti che purtroppo non sono le prime a fronte di un palcoscenico che deve assolutamente cambiare passo nei confronti di queste cose.
Il caso Weinstein aveva fatto scoppiare nel mondo un grande problema, quello delle molestie nel cinema. Spesso le attrici, per paura di non lavorare più, non avevano denunciato. Nel 1998 era stata Gwyneth Paltrow ad aprire le polemiche, ma la via per combattere questa piaga era stata spianata dalla modella italiana Ambra Guiterrez. Questa aveva collaborato con la polizia per ottenere una registrazione audio nella quale il produttore ammetteva la molestia.
Una questione molto delicata che era stata alimentata dall’uscita allo scoperto di numerose protagoniste del mondo del cinema e non solo. Tanto che anche in Italia Le Iene avevano indagato su cosa accadeva in Italia in merito. Insomma tante situazioni delicate, da analizzare con attenzione, in grado di lasciare senza parole per il modo di fare di alcuni produttori. Andiamo a scoprire qualcosa più da vicino in merito.
Attrice italiana, denuncia da brividi
Una famosa attrice italiana ha parlato in merito appunto alle molestie, raccontando una situazione davvero molto particolare ma purtroppo fin troppo sviluppate nel mondo dello spettacolo e più in generale in quello del lavoro.
Parliamo della splendida Jasmine Trinca, attrice 43enne protagonista al Festival di Cannes per la serie L’arte della Gioia, che ha specificato: “Il 90% delle donne ha subito delle molestie e anche io“.
Intervistata a Vanity Fair ha specificato: “Spesso sono gli insospettabili: nel cinema registi, persone potenti e celebrate, riconosciute e stimate. Non si tratta di mele marce, non si tratta di maniaci: parliamo di un sistema di potere, del prodotto di una cultura. Abusi che non trovano giustizia, ed è terribile pensare che dopo un po’ di rumore, tornerà tutto come prima“.
Sulle molestie ha specificato: “Ne ho subite come il 90% delle donne. È successo diverse volte, quando ero giovane. Molestie fisiche e verbali. Oggi avrei avuto tutt’altra capacità di reazione e sono in un’altra posizione, non ci sarebbe più squilibrio di potere, ma all’epoca, la consapevolezza era diversa, in me e forse anche nel contesto culturale in generale. Il tratto che accomuna spesso queste situazioni è che non percepisci subito il comportamento come un abuso anche se lo è fino in fondo”.