Polemica nelle scuole italiane: i professori sono infuriati

Sono infuriati i professori delle scuole italiane, una polemica che ormai va avanti da tempo e non sembra destinata a terminare.

Fin dagli albori dell’educazione ci si è trovati a discutere di argomenti più o meno seri. Oggi vogliamo mettervi al centro di una polemica che dura da anni.

scuola e cultura
Polemica scuola italiana, cosa accade? (Cultureducazione.it

Possiamo dire con fermezza che l’istruzione in Italia è a un ottimo livello, prendendo in considerazione anche tutto quello che succede nel mondo. Abbiamo ottime strutture, buoni professori e un sistema che funziona sotto ogni punto di vista. Nonostante questo non mancano ovviamente le falle.

Sebbene ci siano anche situazioni molto difficili, che non rispettano gli standard della normalità, oggi vogliamo affrontare quello che per molti professori è un vero e proprio problema. Andiamo ad analizzarlo da vicino e cerchiamo di capire meglio come si potrebbe trovare il modo per ovviare a tutto e risolvere.

Se dobbiamo esprimere il nostro parere è sottointeso che siamo d’accordo con molti professori che vogliono cambiare due cose importanti.

Polemica sulle scuole italiane, perché?

La polemica centrale sulle scuole italiane è legata al poco spazio dato all’arte. Purtroppo i detti a volte vengono seguiti alla lettera come quello che recita “impara l’arte e mettila da parte”. Ci permettete di dire che è una stupidaggine?

scuola ed educazione cosa accade?
Cultura e scuola (Cultureducazione.it)

Nella maggior parte delle scuole superiori, mettendo da parte gli istituti professionali, l’unico spunto legato all’arte è legato a due ore a settimana in cui ci si deve dividere tra disegno tecnico e storia dell’arte. E la musica? Ormai da anni non si fa più al liceo ed è qualcosa che fa infuriare in molti. Questo perché si arriva all’Università con pochissima consapevolezza musicale.

Senza dimenticare che ci sono delle vere e proprie proteste per portare a scuola quella che è l’arte principale dei nostri tempi e cioè il cinema che in realtà non ha mai fatto parte dei piani di studio.

La scuola deve ripartire da qui per capire che l’arte è fondamentale e può dare uno sprint in più anche nel mondo del lavoro, sviluppando la creatività e l’intelligenza dei nostri giovani. Se rimaniamo sempre imbrigliati nei soliti schemi non ci evolveremo mai e forse sarà decisamente importante osservare con maggiore interesse e attenzione quello che accade in altri paesi dove sicuramente l’istruzione è più avanzata e dove si ragiona anche in maniera più aperta e non seguendo i soliti schemi.

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