Cambiamenti mutuo: i finanziamenti delle banche sono ridotti. Ma c’è una nuova agevolazione che ti salva. Ecco spiegato il tutto.
C’è un nuovo cambiamento in atto che interessa le banche italiane. Ciò riguarda l’erogazione dei mutui, che nell’anno appena passato è sceso del 25%. Molti istituti hanno “affermati” ridotto i finanziamenti, mentre quelli di piccola-media dimensione hanno concluso il 2023 con una crescita delle erogazioni.
Come ci fa sapere il quotidiano economico, Intesa Sanpaolo è passata da 15,1 miliardi di erogazioni nel 2022 a 8,7 miliardi del 2023. Ma seppur questa novità c’è una nuova agevolazione a favore dei cittadini. Vediamo insieme di cosa si tratta e come poterne usufruire.
Mutuo casa ridotto: ecco la svolta che ti salva
Numerosi colossi bancari hanno ridotto i finanziamenti: Intesa San Paolo, Bnl, Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca Mediolanum. Ma allo stesso tempo le piccole banche come ad esempio Crédit Agricole è passato dai 3,6 miliardi del 2022 ai 4 miliardi del 2023, seguita da Credem, che ha incrementato i finanziamenti da 1,5 a 1,8 miliardi.
Come riportato da Il Sole 24 Ore, citando MutuiSupermarket.it, qualcosa è cambiato: “Dopo un 2023 caratterizzato da un rapido e forte aumento dei tassi e di una conseguente contrazione delle erogazioni di mutui per privati e famiglie dell’ordine del 25%”, quest’anno “è iniziato con una domanda che ha mostrato i primi segnali di ripresa“
Inoltre spiega Stefano Rossini, ad di MutuiSupermarket.it, questo cambio di rotta è “frutto di nuove offerte di mutui a tasso fisso che hanno beneficiato di una sensibile contrazione degli indici Irs avvenuta nell’ultimo trimestre 2023. Gli indici Irs hanno quindi già incorporato ad inizio anno aspettative di diminuzione dei tassi di interesse sul lungo periodo, tanto che oggi si trovano 100-150 punti base più in basso rispetto al costo del denaro della Bce“
“Le nuove offerte di mutuo a tasso fisso, che ad oggi spiegano la quasi totalità delle preferenze di privati e famiglie, presentano al momento tassi fissi finiti compresi fra il 2% e il 3% sia con finalità acquisto che con finalità surroga“, dice Rossini citando il Sole 24 Ore.
La situazione però potrebbe migliorare nei successivi avvenire “I potenziali tagli attesi al tasso Bce, previsti entro la prossima estate, dovrebbero progressivamente accelerare la ripresa della domanda nel corso dei prossimi trimestri, generando quindi volumi di erogazioni di mutui in crescita sull’intero anno 2024“, conclude così Rossini. Questo è tutto quello che c’è da sapere, ma per ulteriori dettagli puoi rivolgerti ai rispettivi canali telematici.